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Kant

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 Immanuel Kant sviluppò il suo pensiero filosofico nella Prussia del Settecento, un periodo di grande sviluppo culturale sotto il regno di Federico II. Federico II, noto per il suo "assolutismo illuminato", promosse riforme educative e giudiziarie, sostenne il commercio internazionale e incoraggiò la tolleranza religiosa e lo spirito umanitario.  In questo clima culturale, Kant completò il progetto dell'Illuminismo, integrando l'antidogmatismo e l'esaltazione della ragione dei philosophes con il pietismo e l'empirismo di Locke e Hume. La filosofia di Kant ha tracciato nuovi confini per la conoscenza, indicando l'ambito in cui la scienza può operare con sicurezza, pur riconoscendo l'esistenza di una dimensione ideale e di libertà oltre l'esperienza. Kant si concentrò sulla metafisica, interrogandosi sul valore delle indagini su Dio, l'anima e l'ordine del mondo. Sebbene i razionalisti come Cartesio e Leibniz tentassero di dimostrare l'es

David Hume

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 Nato a Edimburgo da una famiglia della piccola nobiltà terriera, Hume studiò al college e all'università della stessa città. Il suo Trattato sulla natura umana, pubblicato a ventotto anni, fu un insuccesso editoriale, ma ottenne fama per la monumentale Storia dell'Inghilterra. Hume sentiva la necessità di esaminare criticamente il pensiero filosofico esistente, riconoscendo la fragilità e l'incoerenza dei sistemi più accreditati. Riteneva che fosse importante delineare una "scienza" dell'uomo sperimentale, simile a quella di Newton per la fisica, poiché tutte le altre conoscenze dipendono dalla natura umana. La conoscenza di questa natura sarebbe stata utile per il progresso in ambiti come le scienze fisiche, la morale e la religione. Hume, seguendo il metodo empirico e sperimentale, analizza la conoscenza umana nel Trattato, identificando nella "percezione" la sua fonte primaria. Egli distingue le percezioni in due tipologie: le " impressioni

John Locke

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 John Locke, considerato il padre dell'empirismo moderno, contrappone la sua visione alla filosofia razionalista di Cartesio nel "Saggio sull'intelletto umano", in cui indaga criticamente le facoltà cognitive umane. Contrariamente a Cartesio, che attribuiva alla ragione un ruolo assoluto e indipendente dall'esperienza, Locke la collega strettamente all'esperienza, sottolineandone i limiti. Nel suo Saggio, Locke narra come, durante una discussione con amici su un argomento diverso, si rendano conto delle difficoltà e decidano di esaminare le capacità umane prima di affrontare temi complessi come la morale e l'educazione. Questo approccio critico alle facoltà cognitive umane consente di ottenere una prospettiva realistica sulle capacità umane, superando sia lo scetticismo radicale che l'idea di una conoscenza assoluta, e riconoscendo la capacità umana di guidare le azioni nel modo migliore con una conoscenza sufficiente. Il Saggio sull'intelletto uma

Thomas Hobbes

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 Thomas Hobbes, figura singolare nel pensiero moderno, si distingue per la radicalità delle sue posizioni teoriche, affermando l'assolutismo regio come unica difesa contro il caos sociale. La rilevanza del suo pensiero nella tradizione occidentale si basa principalmente su questa dottrina politica, riflettendo le ansie e le paure di una tumultuosa fase della storia europea. Hobbes, esperienziando l'individualismo e l'aggressività umana, narra queste tematiche nelle sue opere. Si definisce "fratello gemello della paura", in quanto nato prematuramente a causa dello spavento causato dall'arrivo dell'Invincibile Armata spagnola nel 1588. Hobbes vive drammi come la rivoluzione inglese (1628-1660) e l'esecuzione di re Carlo I (1649). Nel 1640, per il timore che le sue idee filo-monarchiche potessero suscitare reazioni dure da parte dei sostenitori del Parlamento , si rifugia in Francia, tornando in patria solo nel 1651, siccome neanche all'estero si sent

Leibniz

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La dottrina centrale di Leibniz sostiene che il nostro mondo è il migliore tra tutti i mondi possibili. Secondo lui, prima della creazione, esistevano tutti i mondi logicamente plausibili nell'intelletto divino, ma Dio ha scelto di far venire all'esistenza il migliore, caratterizzato dalla massima varietà e ordine, con terreno, luogo e tempo ottimamente predisposti e creature dotate della massima potenza, conoscenza, felicità e bontà concepibili. Leibniz afferma che Dio non poteva creare un mondo assolutamente perfetto poiché sarebbe stato identico a lui stesso, ma ha scelto il migliore secondo la ragione. La libertà divina, quindi, non è arbitrio ma razionalità, anche se spesso i suoi disegni superano la nostra comprensione data la limitatezza del nostro intelletto. La dottrina del "migliore dei mondi possibili" sottolinea l'importanza delle cause finali nella comprensione dei fenomeni fisici, contrariamente a Galileo, Cartesio, Spinoza e Hobbes, che avevano nega

Spinoza ❤️❤️❤️❤️

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 Nella filosofia di Spinoza, l'analisi dell'uomo, delle sue azioni e delle sue passioni emerge come una delle parti più rilevanti e coinvolgenti. Egli critica la mancanza di studio accurato delle passioni da parte dei filosofi "classici", compreso Cartesio, che le consideravano come fenomeni separati dalle leggi naturali. Spinoza, al contrario, le vede come parte integrante del mondo naturale e le analizza con il medesimo rigore geometrico con cui si studiano gli altri fenomeni. Per lui, le passioni sono analoghe alle linee e alle superfici in geometria. L'azione umana diventa quindi un'espressione della stessa forza vitale, dove l'uomo agisce in base al suo desiderio di autoconservazione, cercando ciò che ritiene utile e evitando ciò che percepisce come dannoso. Spinoza sottolinea che bene e male non sono valori assoluti, ma giudizi soggettivi dell'uomo, e non esistono come realtà dotate di essenza positiva o negativa in natura. Spinoza ribalta la mor

Cartesio

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 René Descartes, noto anche in italiano come Cartesio, è una figura centrale nella storia della filosofia. Nato in Francia nel 1596, è universalmente riconosciuto come uno dei padri fondatori del pensiero moderno. La filosofia di Cartesio rappresenta una svolta epocale, contraddistinta da un rigore metodologico e una chiara distinzione tra mente e corpo, che hanno avuto un impatto duraturo sulla filosofia, la scienza e la teologia.  Cartesio, in contrasto con gran parte della cultura del suo tempo, caratterizzata da uno scetticismo diffuso, abbracciava una visione intrinsecamente ottimistica riguardo all'impresa filosofica. Egli sosteneva con fermezza che la conquista del sapere non rappresentasse né un'impresa impossibile né una difficile, a patto che venissero seguite alcune regole fondamentali nell'indagine della verità, principalmente attraverso l'adozione di un idoneo metodo di ricerca. È importante notare che il suo lavoro "Il Discorso sul Metodo" porta