Tommaso Campanella

 Nato a Stilo, in Calabria, ha abbracciato l'ordine domenicano e intrapreso ricerche teologiche e filosofiche provocatorie. Imprigionato per eresia a Napoli, ha scritto "La città del Sole", un'utopia visionaria. Nel 1626, dopo 27 anni di prigione, è stato rilasciato e ha trascorso il resto della sua vita in Francia, continuando a scrivere e a influenzare il pensiero politico e filosofico. 

Campanella reinterpretò la fisica di Telesio alla luce della magia e della metafisica. Egli sostenne l'idea che tutto nell'universo fosse animato, dotato di sensibilità, simile agli animali e agli uomini. Per Campanella, l'esperienza sensibile era il fulcro della conoscenza, poiché i sensi fornivano una conoscenza certa senza bisogno di prove, a differenza della ragione.


Il fondamento ultimo del suo pensiero era Dio, che governava il mondo attraverso tre principi fondamentali: la potenza, che rendeva ogni cosa necessariamente come doveva essere; la sapienza, che generava l'armonia del mondo; e l'amore, che guidava ogni cosa verso il suo fine supremo.


La sua opera più nota è "La città del sole," un esempio di letteratura utopica che delineava un modello ideale di società. Campanella cercò addirittura di realizzare questo modello tramite una congiura contro gli Spagnoli che occupavano il regno di Napoli, di cui la Calabria faceva parte.


Nel suo testo, Campanella immagina una società senza famiglie, proprietà privata o schiavitù, in cui il lavoro è valorizzato e il potere è affidato a un sommo sacerdote e tre ministri, rappresentanti della potenza, della sapienza e dell'amore. La scienza, la tecnologia, la magia e l'astrologia giocano un ruolo importante, e l'istruzione basata sull'osservazione diretta delle cose è fondamentale per sradicare l'ignoranza, considerata la radice di tutti i mali. La visione di Campanella è un affascinante esempio di un'utopia rinascimentale che esaltava il potenziale della conoscenza e della scienza per creare una società ideale.


👀 Nella "Città del Sole" di Tommaso Campanella, ogni aspetto della vita è attentamente pianificato. I bambini fin dalla tenera età sono istruiti a condurre una vita sobria e rigorosa, supervisionati dagli anziani che insegnano loro non solo la lingua e i mestieri, ma valutano anche le loro inclinazioni naturali.
La formazione scientifica e lo studio della matematica diventano centrali dopo i sette anni, e gli studenti sono suddivisi in gruppi con turni sincronizzati per ottimizzare il tempo e lo spazio. Solo coloro che dimostrano padronanza in una materia diventano "professori."
Campanella enfatizza il valore del lavoro manuale e critica una società che elogia l'ozio, considerandolo una causa di decadenza. Per diventare governatore, noto come "Sole," sono richieste qualità come maturità, erudizione, creatività e una comprensione profonda del mondo naturale, che rendono i filosofi i governanti ideali, seguendo un concetto simile a quello di Platone nella sua "Repubblica."

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